Resina di un certo livello...

mercoledì 8 febbraio 2012

Questione d'equilibri: il caffè mi sveglia, il whisky mi addormenta

La vita è un equilibrio, sottile, molto sottile. Un sottile filo che intercorre in tutte le cose, nella sobrietà d'un bicchiere di vino, nel senso di pienezza in un pranzo, nella ricchezza e nella povertà, nell'amore , nell'amicizia, nella tristezza e nella felicità. Nella vita ci si sbatte tra un estremo e l'altro senza a volte capire che tra l'uno e l'altro passa giusto il soffio d'un attimo, il nulla d'una piccolezza. E in questo nostro sbatterci c'è di mezzo il nostro mondo fatto d'abitudini, il nostro ingranaggio che gira ad un'unica velocità che si chiama abitudine. Ma diciamolo pure: non è che sia poi così male, e non potrebbe essere altrimenti. Quando l'abitudine si inquadra nelle nostre aspettative allora diventa un dolce scivolare, al quale non osiamo opporre resistenza. E in questo equilibrio, in questa piccola galassia dai confini marcati di giorno e di notte, stabiliamo il nostro ritmo. Si, in questo equilibrio stabiliamo anche i bottoni di "On" e di "Off", pulsanti che troviamo in ogni categoria: sesso, pranzo, ambizione, divertimento. Se non distribuissimo, come una semina, i nostri pulsanti, ci chiameremmo tra di noi "pazzi". E alla mattina il mio pulsante "On" mi chiama, su di una tazzina già pronta per il caffè ma dal fondo già colorato, e la sera sempre lì torno, per il pulsante "Off" che trovo su un'altra tazzina, dal profumo di Whisky. 
Nel mezzo del giorno, ho solo la scelta tra le due che mi divide...

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