Resina di un certo livello...

martedì 7 febbraio 2012

Battlestar Galactica - Poco Star ma molto Battle

Consigli per gli acquisti. C'è chi mi definisce pusher di serie tv (e ne sono lusingato) chi magari pensa che rompo le palle (e ne sono compiaciuto) e per entrambi i motivi vi rifilo un altro consiglio seriale, questa volta di stampo pienamente fantascientifico. 
So che la fantascienza deve necessariamente essere nelle proprie corde per piacere, e so che non a molti piace, e proprio per questo scelgo di consigliare Battlestar Galactica. Se volessi consigliare qualcosa di puramente fantascientifico (ovvero caratterizzato da scienza ipotetica e con una base di questioni morali e filosofiche) consiglierei Star Trek, ma visto che voglio andarci sul sottile e con qualcosa di più "accattivante" scelgo quest'altra serie, più recente. 



In Battlestar Galactica si racconta fondamentalmente delle razza umana, ma dall'infuori dato che non si tratta effettivamente di esseri umani ma di qualcosa di molto simile e questo è il colpo di genio più grande di tutta la serie tv: si perché l'unico modo per raccontare qualcosa in tutti i suoi aspetti è quello di farlo con un punto di vista distaccato. Con questa premessa la serie tv riesce a raccontare delle paure più vibranti dell'umanità (non solo la propria estinzione ma anche e soprattutto la propria estinzione da parte del proprio creato, del proprio figlio), dei propri vizi, delle debolezze e della necessità (sopratutto nei momenti difficili) di cercare e creare appigli. Guardando Battlestar Galactica ci si dimentica di guardare un racconto di fantascienza per la tanto incredibile, quanto drammatica vicinanza, che gli eventi e i personaggi hanno con noi e la nostra società e cultura. Ci si scopre a seguire un riflesso distorto di noi stessi, il quale pur essendo distorto, e quindi diverso e irriconoscibile, risulta pur sempre un nostro riflesso. Ci si dimentica dello "Star" e ci si impregna nello "Battle", si perché la serie tutta fa un riferimento continuo alle nostre caratteristiche più basilari, quali la violenza. 
Se volessimo prendere una metaforica nave spaziale e percorrere un  viaggio nello spazio della fantascienza, potremmo dire che siamo partiti puliti, profumati e pieni di utopica saggezza e transumanesima filosofia con "Star Trek" per poi tornare sporchi, rotti, affamati, sterminati e braccati, e alla ricerca dei più basilari bisogni con Battlestar Galactica. Siamo partiti da superuomini, per tornare da omuncoli. E questa non è altro che una similitudine con i giorni nostri: eravamo carichi, negli anni passati, di aspettative e sogni, e ci ritroviamo oggi annichiliti dalle nostre stesse mancanze. 
Abbiamo paura persino nei nostri sogni più belli...

2 commenti:

  1. Mio caro pusher, battle star lo conosco, ma non l'ho mai visto. Ho un amico grandissimo appassionato della serie che, in un mo(n)do o nell'altro me ne ha raccontato le vicende. Soprattutto il finale.

    Ma di roba fantascientifica, che ne pensi di Doctor Who? Il telefim con gli effetti speciali peggiori ma allo stesso tempo una delle cose da cui è difficile togliere lo sguardo?

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  2. Ecco D. Who..quello mi manca. Lo conosco perché...beh dopo tutti questi anni è difficile non conoscerlo, ma non l'ho mai visto. Probabilmente un giorno mi ci dedicherò.
    Comunque occhio perché facendoselo raccontare il finale di BG ci si potrebbe un po' far fuorviare... Già vederlo è abbastanza shockante (sia per quello che si vede sia per quanto sembri quasi a se stante con la serie)ma farselo raccontare potrebbe far pensare a qualcosa che in realtà non è...oddio mi sto incartando perché cerco di non spoilerare nulla...

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