Resina di un certo livello...

mercoledì 30 marzo 2011

L'epoca delle stronzate

Diciamocelo: sono stronzate. Non è assolutamente vero, nonostante ci doni una certa aria, un certo tono. Vezzi a parte mi viene quasi il sospetto che sia tutto un po' l'opposto, il contrario. Quando sento (e lo sento/leggo spesso) qualcuno dire che viviamo nell'era della scienza mi si stende un sorriso mezzo rivolto verso il basso, mezzo acido; perché noi, l'era della scienza, non l'abbiamo vista neppure da lontano, nemmeno con un binocolo. Andiamo in giro ricoperti di gioielli di plastica iperinquinante ripetendo a memoria i libri (libri? facciamo film va...) di fantascienza, sentendoci molto ma molto fighi. E allora eccoci qui: sono solo vezzi. E' solo robetta da fighetti per far sembrare la vita bella, la felicità dietro l'angolo, tutto permesso e permissibile. D'altra parte la scienza è un metodo, è l'indagine di qualcosa che determina i limiti dell'indagatore. Dal buco nero alla sintesi proteica del neurone è scienza, dall'e-shop all'iphone è tecnologia. "E allora? Io non ci vedo poi tanta differenza...", si lo so, tu non ci vedrai poi tanta differenza, ma invece questa c'è, eccome se c'è. Scienza e tecnologia sono collegate, quasi con un cirolo vizioso: lo studio della natura e l'applicazione del metodo, portano allo sviluppo di nuova tecnologia, e lo sviluppo di nuova tecnologia può essere asservito al nuovo studio della natura e all'applicazione del metodo. Ma da qui a dire che "viviamo l'era della scienza" ci corrono fiumi di risa. Vivere l'epoca della scienza significherebbe probabilmente vivere un'epoca dove ognuno introietta la visione scientifica delle cose, l'analisi critica degli eventi. Insomma un metodo razionale del vivere. Oggi invece, di tutte queste belle cose io non ne vedo neppure l'ombra... Anzi, ci aggiriamo per il mondo alla ricerca d'un lavoro che faccia solo da pretesto economico ai nostri capricci, un passatempo sempre finalizzato ai nostri desideri e in rari casi, molto rari, finalizzato alla crescita personale. Nei casi più disperati, poi, i nostri capricci prendono il sopravvento anche sui nostri lavori, e allora vediamo famiglie dove manca il cibo, ma gli smartphone ci sono eccome, i televisori in ogni stanza e via dicendo. Scienza vuol dire crescita, evoluzione conoscitiva? E noi ci affossiamo nelle esigenze primarie, nella ricerca del cibo e nella sopravvivenza ai raffreddori. Altri poi invece di dire "epoca della scienza" dicono "epoca della tecnologia"... ma non è vero neppure quello. Anche quella è una stronzata. Vivere nell'epoca della tecnologia significa vivere con la profonda conoscenza degli strumenti, con la consapevolezza di quello che si usa e di come si usa, mentre invece siamo solo bambocci che ripetono 2+2 all'infinito, credendosi dei matematici. Applichiamo le stesse azioni a strumenti di capacità ben superiori, senza uscire mai dai confini, senza andare mai oltre i binari imposti dal libretto delle istruzioni, e lo facciamo per abitudine, lo facciamo perché così ci hanno insegnato. Non sappiamo neppure come è davvero fatta la tecnologia che adoperiamo...
Diciamocelo: sono tutte stronzate, tutte arie da fighetti.  Benvenuti nell'epoca delle stronzate.

lunedì 28 marzo 2011

Forte e chiaro

Primo vagito. In realtà lo si potrebbe considerare quasi del tutto inutile, come inutili sono spesso i saluti, i convenevoli... Ma allo stesso modo una volta letto un po' del blog, una volta assaggiato, si torna magari indietro a vedere i primi movimenti e allora...eccovi lì, diciamo che è giugno, o forse ottobre, e spulciate le pagine iniziali alla ricerca proprio di questo, inutile, incipit. E incipit sia: salve a tutti. Questo è Rossoresina e qui troverete i miei pensieri, le mie impressioni, la mia conoscenza, la mia ignoranza, i miei malumori. Un contenitore di quel che contengo, almeno fino a quando non mi stancherò.