Resina di un certo livello...

domenica 8 maggio 2011

Vittorie mesencefaliche

Diciamolo francamente: ha vinto lui. Dopo una battaglia lunga milioni di anni ed una situazione addirittura quasi scontata, ha ribaltato il risultato, e sembra quasi sul punto di vincere la partita! Diciamo che dopo un processo evolutivo lungo parecchi anni, durante il quale il nostro amico cervello ha sviluppato  quella specie di protuberanza che è il lobo frontale e la corteccia cerebrale, tutto per l'obbiettivo di avere un essere senziente, riflessivo e imprevedibile...noi che facciamo? Noi sputiamo su tutto questo lavoraccio e facciamo un bel passo indietro. Eh già. Ho sempre più il sospetto che sia in atto una moria di "cervelli evoluti", un'estinzione di massa di tutti quegli individui che affrontano le situazioni, le condizioni sociali e addirittura i propri istinti con il loro fiammante obo frontale, a favore di quelli che lo fanno con quel vecchietto del mesencefalo. Voglio dire: abbiamo sudato camicie su camicie per avere un sistema che permettesse ragionamenti basati su logica, capacità di inibizione e regolazione emotiva, e noi ce ne andiamo a spasso con il mesencefalo. Scherzi a parte, non me ne vogliano amici puristi di soluzioni oggettive estreme, fondate su presupposti inconsci e indimostrabili, che tentano con giustificazioni d'ogni sorta di salvare l'immagine dell'uomo medio. Non me ne vogliano, ma non ci credo più. Non credo più che vi sia una motivazione per ogni azione, al massimo posso pensare che vi sia un'azione per ogni motivazione, che vi sia cioè la capacità di appiccicare una qual specie di motivazione ad ogni azione svolta sulla base di spinte istintuali o similia. E se ci pensiamo bene è tutto lì: anche le basi sociali odierne fondano le basi su questi principi, muovendo mode, politiche e stili di vita sempre attraverso l'uso accurato degli istinti e delle necessità più basilari. Ed è lì che entra in azione la capacità di appiccicare una falsa motivazione ad'una azione. Allora l'accoppiamento viene giustificato con infatuazione o l'amore, gusti e capricci come bisogni e addirittura funzionamenti di pensiero basilari e arcaici come pregiudizi e paure vengono spacciate per ideologie politiche. Siamo in quel momento in cui rifiutiamo il complesso, il completo ed accettiamo il facile, lo scontato; un momento in cui non vale più il ragionamento, l'elaborazione (anche emotiva), ma valgono i bisogni di base. Perde il cervello evoluto, perde il lobo frontale. Vince il cervello rettiliano.

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